Sogliano: “Ogni anno ripartire è difficile. Contro il Venezia, voglio vedere determinazione da parte della squadra”
di Hellas Live
Pubblicato il : 3 Ottobre 2024 - 16:52
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"Vista l'assenza del mister, dovuta all'incidente in autostrada per cui non riesce a raggiungerci, oggi parlo io. Ci tengo a dire che domani ci aspetta una partita molto difficile. Siamo solo all'inizio, ma abbiamo vissuto gli ultimi due campionati conquistando il nostro obiettivo con grande fatica, lottando fino alla fine in ogni partita. In queste prime sei giornate delle cose sono andate bene e altre no. In questo momento dobbiamo mantenere concentrazione, lucidità, e affrontare partita per partita senza eccessive analisi, quelle le faremo in altri momenti. Domani viene qui a giocare una squadra che farà di tutto per portare a casa il risultato, sarà molto difficile. Come sempre avremo bisogno di un ambiente che ci aiuti. Anche domani i nostri tifosi ci daranno una mano per affrontare al meglio delle nostre possibilità questa sfida. Veniamo da un periodo di infortuni che hanno condizionato questo inizio di campionato. Quella di domani è una partita in cui può succedere di tutto. Da parte mia voglio vedere determinazione, perché dobbiamo pensare di star giocando la partita del campionato, non solamente la settima giornata. Vorrei che la squadra avesse questo atteggiamento, poi vedremo il risultato. Al di là di chi va in campo, delle scelte del mister, io dico sempre che sono tutti fondamentali, chi gioca cinque minuti come chi gioca di più. Per me tutti hanno la stessa importanza. Dobbiamo diventare squadra ma è normale dato che ogni anno ripartiamo da capo in questo senso. Lavoriamo in questa direzione, sempre più uniti giornata dopo giornata". Direttore come sta Serdar? È lui il giocatore che potrà darvi più equilibrio? "Ha iniziato la parte atletica, sta correndo e sta lavorando per tornare ad avere la giusta condizione fisica che gli permetta di allenarsi a pieno regime. Ora c'è la sosta, affrettare il suo recupero per la partita di domani sarebbe stato solo un rischio. Credo che aumenterà la prossima settimana l'intensità per poi tornare ad essere in gruppo la settimana successiva, per cercare di essere a disposizione per il Monza. Gli infortuni capitano a tutte le squadre. Da noi è stato un po' particolare, perché ha caratterizzato giocatori dello stesso reparto. Quando è così gli infortuni si sentono di più, siamo stati un po' più penalizzati. Come siamo stati anche penalizzati, ma questo anche per colpa nostra, nel giocare in 10 nelle ultime due gare, questo un po' ha condizionato l'esito finale delle partite. Per tanti motivi domani dobbiamo sapere che è una partita in cui fare risultato". Arriva di nuovo la sosta per le Nazionali, Duda e Suslov ci torneranno subito? "La Nazionale è una cosa bella che porta poi però anche delle problematiche. Quest'anno il calendario è impegnativo da questo punto di vista. Il Club non ha voce in capitolo per determinare se accettare o meno una convocazione. I giocatori sono contenti di andare in Nazionale, e i Club non possono negare le convocazioni. Dobbiamo convivere con questo aspetto, c'è poco da valutare. Le convocazioni vanno accettate, speriamo questa volta di avere meno problematiche rispetto all'ultima sosta. Una sosta dovrebbe permettere di recuperare, di fare gruppo, mentre a settembre noi avevamo solo metà squadra qui a disposizione. Pensiamo comunque a domani che è più importante". Che giocatore è Lambourde? "Noi prendiamo giocatori giovani, e abbiamo anche un allenatore che ha coraggio nel farli giocare, facciamo di necessità virtù, ma i giovani per giocare devono avere qualcosa. Vanno sicuramente aspettati, a volte costano qualche punto, ma i giovani oggi ci stanno dando tanto, in questi anni ci hanno dato tanto. A me piace chi ha fame, voglia di lottare, di farsi conoscere, le caratteristiche dei giocatori che preferisco sono queste. Lambourde ha delle grandi qualità, grazie al suo agente è arrivato qui a condizioni basse per il suo valore, e il suo ex Club si è tenuto una percentuale sulla rivendita. Lui ha quel qualcosa in più, anche se poi in Italia è difficile affermarsi. In ogni caso chi gioca è perché in allenamento dimostra qualcosa. Lui può fare bene, può crescere, ha già forza nelle gambe, ma ce ne sono altri oltre a lui. Noi ora dobbiamo ritrovare compattezza come squadra, tutti devono mettere il proprio mattoncino. Per fare risultato serve l'aiuto di tutti. Dobbiamo vivere dell'entusiasmo dei giovani, ma abbiamo bisogno di tutta la squadra compatta. Stiamo migliorando ma dobbiamo fare dei passi avanti". Che campionato sarà? "Il livello di difficoltà ogni anno si alza, ma non lo scopro io. Le neopromosse di quest'anno sono società importanti, hanno fatto squadre che possono competere nelle parti medio-alte della classifica. Ogni anno ripartire è difficile. Arriviamo a fine stagione dopo aver speso tantissimo, ripartire subito non è facile. Chi non vuole ripartire non deve restare qui, a volte è meglio finire bene e andare via perché la cosa più difficile è la consapevolezza che qui c'è da sudare, da lottare, per ottenere il risultato. L'energia nervosa è fondamentale. A noi la danno i tifosi, il nostro stadio, la passione della città. I nostri sono ragazzi che vanno aiutati, che sono già sotto pressione perché come società facciamo capire subito quello che vogliamo. I tifosi ci danno sempre quel qualcosa in più che ci serve. Alla settima giornata sappiamo già che quella di domani è una partita importante vista la difficoltà del campionato". Siete la squadra più ammonita della Serie A, siete davvero così cattivi? "Per me a volte lo siamo poco. Ci sono state partite in cui abbiamo avuto pochi ammoniti. Contro la Juventus non ne abbiamo avuto uno, una cosa per me assurda per come vedo io il calcio, ma questi sono solo dati. I dati sono importanti ma vanno analizzati bene. Anche a Como abbiamo avuto ammoniti, ma ogni fallo era un'ammonizione, perciò dico che i gialli vanno analizzati. Quello di oggi è un calcio in cui ci sono tanti contatti e dipende dal metro di giudizio dell'arbitro, da quello dipende come viene indirizzata la partita, come si valutano i contrasti. Dipende da chi arbitra". Andrebbe riguardato il regolamento del VAR secondo lei? "Difficile dire. Penso che come il VAR possa intervenire per segnalare un rosso, dovrebbe poterlo fare anche quando un doppio giallo comporta un cartellino rosso, penso potrebbe intervenire, potrebbe esserci un cambiamento, credo che sarebbe praticabile e razionale. Come si interviene per sanzionare, penso che si potrebbe farlo anche per togliere delle sanzioni". Come valuta il ritorno Cataldi? "Dopo lo spareggio di Reggio Emilia Massimo ha deciso di seguire Juric per intraprendere un'avventura nuova dopo tanti anni che era qui. Ho sempre detto che uno di noi per stare qui deve essere al 100%, voglio persone al 100% a livello emotivo. Lui è una persona seria. A volte ci sono momenti in cui si ha bisogno di cambiare. Quando sei legato a una maglia a volte si esauriscono le energie nervose. Lo scorso anno abbiamo promosso Matthias, suo allievo, che sta crescendo come professionista e ha fatto un buon lavoro, non abbiamo cercato alternative. Quella del ritorno di Cataldi è stata un'opportunità per il Verona. Lui ha desiderato tornare. Lavorerà con Matthias, potenziando un reparto dello staff tecnico. Il calcio è cambiato oggi, in Prima squadra ci sono quattro portieri più quelli della Primavera; per un solo preparatore è difficile per seguire la settimana di tutti. A maggior ragione avere una persona legata a questo ambiente, e che ha già lavorato con Matthias, penso possa essere solo una cosa che porta qualcosa di positivo al Verona. Anche Cataldi è molto legato al Club, sa chi siamo, penso sia un vantaggio per tutti, anche per il lavoro di mister Zanetti". Fonte: hellasverona.itCosa ne pensi?12
Ma va??!!!! Ogni ano ghe na squadra…ssa nova!!!! Pol mia essar meno vomitevole
Soprattutto sensa schei rifasendo tutto..e via de miracoli
Grande Sean sei il migliore