Pensavo di giocare di più. Se smetto? No
di Hellas Live
Pubblicato il : 24 Aprile 2015 - 17:56
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“Perché Verona? Ho scelto di venire perché volevo giocare in Italia. Era il mio grande desiderio in questo momento della mia carriera. Considerando che si sta avvicinando il momento di smettere. Solo avvicinando però, non credo sia ancora il tempo della parola fine (ride, ndr). Mi mancava l’Italia, ho scelto Verona perché mi hanno cercato e mi hanno fatto sentire importante, ma anche perché è una società ambiziosa e in crescita. Sono molto felice, anche dal punto di vista personale visto che qui è nato mio figlio. Sicuramente mi sarei aspettato di giocare un po’ di più, però non potevo saperlo prima di iniziare la stagione e comunque sono molto contento ugualmente - ha dichiarato Javier Saviola a Espn - Toni? È un attaccante che si avvia a concludere la carriera, perché ormai anche lui non è più giovanissimo (ride, ndr). Battute a parte, è un grandissimo attaccante, importante sia per il calcio italiano ma anche per quello mondiale. È molto famoso perché ha segnato tantissimo in tutte le squadre in cui ha giocato. È sempre bello poter scendere in campo assieme a un calciatore come Luca. Le differenze tra calcio italiano, spagnolo, portoghese e francese? Ognuno di questi campionati è molto diverso dagli altri. Per esempio, la Serie A non assomiglia per niente alla Liga (campionato spagnolo, ndr). In Italia si gioca un calcio più difensivo e tattico, che richiede uno sforzo notevole ai singoli calciatori. Mentre in Spagna le partite sono più aperte, durante le quali si costruiscono diverse occasioni da gol. Il campionato francese, invece, è molto più fisico. Le differenze sono tante. Devi essere bravo a sfruttare le tue caratteristiche che meglio si adattano a diversi stili di gioco se non vuoi incontrare difficoltà”. Fonte: hellasverona.itCosa ne pensi?