El Conejo gialloblù… Nico Lopez
di Hellas Live
Pubblicato il : 20 Novembre 2014 - 10:03
Traduci questa notizia :
Il bilancio di Nico Lopez a La Gazzetta dello Sport dopo il terzo anno in serie A. - A Roma Zeman mi vedeva bene, dalla Primavera mi portò in Prima squadra. Poi, dopo il suo esonero, con Andreazzoli non ho trovato spazio. All'Udinese, con Guidolin, il modulo era incentrato su di Natale: con lui è dura per tutti. Ho iniziato questa stagione con Stramaccioni, poi è arrivato il prestito del Verona (diritto di riscatto a 18 milioni e contro riscatto a quattro, n.d.r.) e ho detto sì: ho bisogno di fiducia e continuità, qui la sto trovando. C'è un bell'ambiente: frequento molto Rodriguez, mi trovo bene. Mandorlini mi chiede di attaccare e di rientrare, vuole che dia una mano dietro e per me è un sacrificio enorme ma ha ragione lui, devo giocare di più per la squadra. Io il nuovo Iturbe? No, perché abbiamo caratteristiche completamente diverse, quindi un paragone che non regge. È un grande talento e spero di arrivare al più presto al top: voglio salire in alto, ho fame e questa è un'annata importante. Dove può arrivare questo Verona? È una squadra che ha giocatori di qualità: Toni, Saviola, Marquez… Studio ogni loro movimento in allenamento. Noi dobbiamo salvarci in fretta, poi potremo puntare ad altro. Abbiamo avuto una serie di partite dure, ora il calendario è meno duro e con la Fiorentina servono i tre punti. Stesso soprannome El Conejo (coniglio, ndr) di Saviola per i dentoni? Saviola mi sta molto vicino, mi consiglia. Il soprannome "Conejo de la suerte" risale alla prima partita con il Nacional con una serie di coincidenze incedibili legate al numero 17: avevo 17 anni, la maglia 17, feci gol al minuto 17 e fui il 17esimo giocatore del Nacional ad andare in rete. E da allora il 17 non mi ha più abbandonato. A Roma, Udine e Verona ho preso quella maglia. E presto sulla spalla sinistra farò un bel tatuaggio (sarà il dodicesimo, ndr) con il numero 17 -.Cosa ne pensi?