Con la Fiorentina fondamentale il Bentegodi

L'ex giocatore e allenatore dell'Hellas Verona FC, Luciano Bruni, ai microfoni di Hellas LIVE parla della stagione della squadra di Andrea Mandorlini e della sfida di domenica al Bentegodi contro l'ACF Fiorentina.

- Oltre ad aver vinto lo storico scudetto qui a Verona ora non tutti ricordano ma sono stato anche il vice di Gianmarco Remondina all’epoca della Serie C1. In quel gruppo c’erano Rafael e Juanito Gomez – spiega – e se sul primo ci avrei scommesso per una carriera ai vertici del calcio, Juanito all’epoca stava crescendo ma mai mi sarei aspettato che lo facesse in modo così esponenziale. Sta dimostrando di saperci stare alla grande. Il Verona sta facendo un ottimo campionato, al di sotto di quello dell’anno scorso ma comunque in linea con le aspettative. Pensi solo a salvarsi, se poi riesce ad incanalare dei risultati attraverso la serenità dell’obiettivo raggiunto ben venga. Stare sempre nella parte sinistra della classifica come sta accadendo ora non è per niente male. Il centrocampo del Verona? Ci sono ottimi giocatori. Tachtsidis e Hallfredsson stanno facendo un ottimo campionato. Quello che mi dispiace è non vedere un italiano lì in mezzo ma questo ricalca quelli che sono i problemi odierni del calcio italiano. Certo che non è un segnale incoraggiante vedere a Verona così tanti stranieri. Verona–Fiorentina domenica al Bentegodi? Rispetto all’anno scorso la Fiorentina è un po’ più prevedibile, ha un po’ di problemini soprattutto davanti. Resta comunque sempre una squadra che cerca di giocare a calcio e imporre il proprio gioco. Mi aspetto una bella partita tra due squadre che vogliono vincere. Chi vincerà? Confido nel fattore Bentegodi. Hellas Verona e Fiorentina rievocano tanti ricordi per me. Sono cresciuto in viola, dove tra l’altro ho lasciato anche il mio ginocchio sinistro (ride n.d.r.). Nel Verona invece ho trascorso gli anni più indimenticabili della mia carriera. Il gemellaggio? Bellissimo. Molto sentito anche ai miei tempi da ambe due le parti nonostante tre ex viola (Sacchetti, Bruni, Di Gennaro) vinsero lo scudetto con il Verona (ride n.d.r.). Resterà un'impresa unica? Sì, assolutamente. E’ come il vino, più invecchia e più valore ha -.
    
        
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